The Blob Game of Life - il gioco dell'esistenza

Un pezzo di software di HMR che non simula una vecchia macchina, ma un ecosistema:
un gioco di equilibrio ispirato al modello prede-predatori di Lotka-Volterra

Realizzato per la Notte dei Musei 2015 al Museo degli Strumenti per il Calcolo



Due specie in un ecosistema chiuso. L'Amoeba Calamitosa vive delle risorse che fornisce l'ambiente, limitate,
ma capaci di rigenerarsi continuamente - più o meno come l'erba per una specie, appunto, erbivora.
Il Supercilium Trux è invece un predatore e si ciba delle Amoebae - è la dura legge di Natura.
A voi la possibilità di cambiare le caratteristiche delle due specie e il tasso di rigenerazione delle risorse ambientali
per giocare con i delicati equilibri alla base della sostenibibilità degli ecosistemi.

Entrambe le specie per riprodursi devono incontrarsi, se non trovano cibo, predando o attingendo alle risorse dell'ambiente, muoiono di fame prima di concludere il loro ciclo vitale. Le specie possono essere geneticamente modificate per vivere più o meno a lungo e per avere metabolismo e ciclo riproduttivo più o meno veloci. A parità di durata della vita, un più alto tasso di metabolismo implica un maggior costo ambientale: la specie è più vorace e mangia di più e più spesso. Lo stesso vale per il ciclo riproduttivo.

Una volta impostati i parametri dell'ecosistema e fatta partire la simulazione, si possono creare nuovi individui attivando
una specie o l'altra e cliccando con il topo. Si può farlo in ogni punto e in ogni momento.
Ma le divinità sportive ne creano alcuni all'inizio e poi osservano cosa succede.


Note storiche

In Adriatico, durante la I Guerra Mondiale la pesca era stata interrotta. All'indomani del conflitto l'industria ittica si aspettava di raccogliere i frutti della forzata pausa, ma invece si dovette registrare un significativo calo del pescato. Vito Volterra studiò i dati raccolti dal biologo Umberto D'Ancona e nel 1926 propose un modello di equazioni che spiegava il fenomeno come risultato dell'interazione con altre specie ittiche, predatrici dei pesci mancanti all'appello. Volterra partì dal lavoro di Pierre Francois Verhulst e, indipendentemente, giunse allo stesso modello sviluppato da Alfred Lotka.

Vito Volterra (1860-1940), si era laureato in Fisica a Pisa dove divenne docente di Meccanica Razionale nel 1883. Dopo un periodo all'Università di Torino, dal 1900 fu professore di Fisica Matematica alla Sapienza di Roma. Fu Senatore nel 1905 e nel 1923 fu il primo presidente del CNR. Nel '25 fu tra i firmatari del Manifesto degli Intellettuali Antifascisti di Croce. Nel '31 fu fra i 12 accademici che non prestarono il Giuramento di Fedeltà al Fascismo, rinunciando così alla posizione all'Università e alle altre cariche accademiche.

I contributi scientifici di Volterra si contano in numerosi campi: dall'analisi funzionale alla cristallografia,
dall'ingegneria aeronautica a, ovviamente, i modelli matematici dei sistemi biologici.